E’ stata la stessa dirigenza del Carlo Poma a chiedere che sia un medico legale a effettuare l’autopsia sul corpo di una donna di settantasei anni, deceduta nel reparto Rianimazione.
La signora arriva da una struttura privata. E’ caduta e sta male. La tac e i raggi però non evidenziano nulla. I medici comunque la ricoverano per accertamenti. Le sue condizioni peggiorano, tanto da dover cambiare reparto, dove però muore.
La direzione dell’ospedale decide di scoprire la causa del decesso. Durante l’esame autoptico però, emerge qualcosa e i sanitari del Poma si fermano, per lasciare spazio ai colleghi che operano per conto della Giustizia.



